Da un nuovo metodo per riuscire bene nello studio a una riflessione scientifica sui rapporti genitoriali, fino ad arrivare ad attività di mindfulness formato famiglia: tre consigli di lettura per ritrovare serenità e concentrazione (insieme a tanti stimoli) nel percorso di educazione dei propri figli
Quando si diventa genitori, insieme all’entusiasmo e alla consapevolezza di numerose responsabilità a cui far fronte, ci si convince talvolta che per ogni sfida esista una sorta di ricetta infallibile, dimenticandosi che l’educazione e l’aiuto da dare ai propri figli per trovare un posto nel mondo non sempre è una sfida dai risultati prestabiliti.
Vi consigliamo quindi tre nuovi libri in grado di ricordarci fino a che punto i bambini possano rivelarsi diversi gli uni dagli altri, nonché dai loro stessi genitori. In quanti modi siano giocosi e al tempo stesso desiderosi di quiete, autonomi in molte attività e bisognosi di supporto in certe altre, dai primi anni di vita fino all’adolescenza, tanto a casa quanto a scuola (e ancora di più in tempi di Dad).
Da un nuovo metodo per riuscire bene nello studio a una riflessione scientifica sui rapporti genitoriali, fino ad arrivare ad attività di mindfulness formato famiglia, per ritrovare serenità e concentrazione (insieme a tanti stimoli nuovi) nel percorso di educazione dei propri figli.
L’uovo di colombo
Autrice: Isabella Milani, pseudonimo di un’insegnante con un blog decennale, che ha scritto anche articoli per ilLibraio.it.
Editore: Vallardi.
Genere: una guida step by step per capire come avere successo nello studio, nel lavoro e nella vita.
Pagine: 256.
Trama: quello che propone la professoressa Milani è il suo metodo di insegnamento, di studio e di approccio generale alla complessità, sperimentato per decenni e messo a punto in classe. Serve agli insegnanti e ai genitori come metodo didattico, ed è utile agli studenti-figli per imparare a studiare, soprattutto ai tempi della Dad, perché sviluppa l’autonomia nello studio e aiuta a fare ogni cosa in modo più efficace.
Consigliato a… chi cerca una bussola pratica nell’avventura della conoscenza.
Cosa ci è piaciuto di più: il fatto che il metodo della prof sia un vero e proprio modo nuovo di pensare. Se applicato con costanza, diventa un’abitudine e permette di affrontare al meglio le sfide dell’innovazione tecnologica.
Essere genitori non è un mestiere
Autrice: Alison Gopnik, autorità internazionale nel campo dell’apprendimento e dello sviluppo infantile.
Editore: Bollati Boringhieri (traduzione di Giuliana Oliviero).
Genere: un saggio che spiega cosa dice la scienza sulle relazioni tra genitori e figli.
Pagine: 265.
Trama: Negli ultimi decenni ha preso sempre più piede un processo di professionalizzazione della genitorialità, ma l’autrice ci ammonisce con forza: essere genitori non è un mestiere, e ogni bambino è diverso dagli altri. Quanto più i genitori saranno in grado di lasciarlo sviluppare autonomamente, in un ambiente armonioso e ricco d’amore, tanto più facilmente ognuno di loro potrà usare le sue risorse per far fronte alle sfide che incontrerà lungo il cammino.
Consigliato a… chi crede che prenderci cura dei nostri figli sia ciò che ci rende più umani.
Cosa ci è piaciuto di più: la sintesi proposta nel testo di un pensiero innovativo e fortemente empatico, frutto di decenni di ricerche scientifiche d’avanguardia, e della stessa esperienza dell’autrice nei panni di mamma e di nonna.
Mindfulness per bimbi (e genitori)
Autori: Paolo Moderato e Francesca Pergolizzi, che da anni studiano e insegnano la pratica della mindfulness.
Editore: Mondadori.
Genere: un libro con tanti consigli e attività per portare calma e consapevolezza in famiglia.
Pagine: 192.
Trama: oggi i bambini devono stare al passo del mondo veloce in cui sono immersi, e stanno sempre meno in contatto con sé stessi e con l’ambiente circostante. Ciò influisce sulla loro capacità di rimanere attenti e concentrati, e sulla gestione di emozioni quali frustrazione, rabbia, ansia e paura. Una risorsa preziosa (e facile da imparare) per affrontare lo stress a cui noi e i nostri figli siamo sottoposti può essere quindi la pratica della mindfulness.
Consigliato a… chi è in cerca di una routine salutare, per ritrovare serenità e concentrazione insieme ai propri figli.
Cosa ci è piaciuto di più: l’approccio pratico della guida e la sua capacità di farci acquisire la consapevolezza di ciò che siamo qui e ora, permettendoci di ridare valore anche alle più piccole esperienze e interazioni quotidiane.
(articolo in collaborazione con Upday)
Fonte: www.illibraio.it