10 libri per capire meglio il rapporto genitori – figli

di Redazione | 31.05.2022

10 libri per capire meglio il rapporto genitori – figli   Nel nostro catalogo troverete molti testi che si propongono come strumenti essenziali per sopravvivere all’esperienza entusiasmante e spaventosa di essere responsabili dell’educazione di un altro essere umano, e, contemporaneamente, si pongono come obiettivo anche quello di comprendere meglio i meccanismi mentali che stanno alla […]


10 libri per capire meglio il rapporto genitori – figli

 

Nel nostro catalogo troverete molti testi che si propongono come strumenti essenziali per sopravvivere all’esperienza entusiasmante e spaventosa di essere responsabili dell’educazione di un altro essere umano, e, contemporaneamente, si pongono come obiettivo anche quello di comprendere meglio i meccanismi mentali che stanno alla base del comportamento di bambini e adolescenti.

Spesso capire il rapporto tra genitori e figli è complesso per entrambe le parti, per fortuna ci vengono incontro la scienza, la medicina, la psicoanalisi.
Ma, dal momento che non solo la scienza può descrivere un legame così profondo, ecco che entrano in gioco anche testi di narrativa, che ci aiutano a immedesimarci in vicende, emozioni e sentimenti condivisi.

Ecco alcune letture imprescindibili per chi voglia approfondire l’argomento.

 

cover Essere genitori non è un mestiere

Basandosi su approfonditi studi evolutivi e su ricerche originali sull’attitudine dei bambini ad apprendere, questo libro difende l’importanza del ruolo protettivo dei genitori, un istinto profondamente radicato negli esseri umani. Tuttavia Gopnik ammonisce con forza: essere genitori non è un mestiere attraverso il quale si possa ottenere un «risultato» prestabilito.

 

cover Il bambino filosofo

Cos’hanno in mente i nostri figli quando, appena in grado di parlare, si impegnano con tutta la serietà di cui sono capaci nella costruzione di realtà immaginarie? Come si articolano i loro stati coscienti? Cosa ci può dire la loro mente sul nostro modo di pensare?

 

Fino a circa vent’anni fa, il lato spiacevole del comportamento adolescenziale veniva attribuito agli ormoni impazziti e ai cambiamenti che i giovani affrontano a scuola e nella vita sociale. Oggi invece sappiamo che il loro cervello va incontro a uno sviluppo sostanziale e che questo contribuisce probabilmente all’insorgere dei comportamenti tipici dell’età adolescenziale. E dunque che cosa accade a livello neurale, dentro il cervello dei ragazzi?

 

cover Pentirsi di essere madri

Benché la medicina moderna permetta da tempo alle donne di scegliere se avere figli o meno, l’effettiva scelta di non averli determina ancora una forte stigmatizzazione sociale e una severa colpevolizzazione.
Orna Donath, giovane sociologa, ha deciso di infrangere questo tabù e dare voce a un sentimento che è più diffuso di quanto si pensi. Con un’indagine sociologica basata sulle interviste di ventitré donne, descrive l’universo del pentimento materno, che non va confuso in nessun modo con l’amore per i propri figli.

 

cover Famiglia

Con il raro dono di una sintesi chiara e persuasiva, e con il ricorso esemplare a film e romanzi che fanno parte del nostro comune immaginario, Anna Oliverio Ferraris – tra le più accreditate esperte delle dinamiche famigliari con alle spalle una lunga e solida esperienza accademica e psicoterapeutica – ripercorre, nel tempo e nello spazio, l’evoluzione di questo strano costrutto sociale che è la famiglia, per mostrarcene la natura permeabile, flessibile e plastica.

 

Con il raro dono di una sintesi chiara e persuasiva, e con il ricorso esemplare a film e romanzi che fanno parte del nostro comune immaginario, Anna Oliverio Ferraris – tra le più accreditate esperte delle dinamiche famigliari con alle spalle una lunga e solida esperienza accademica e psicoterapeutica – ripercorre, nel tempo e nello spazio, l’evoluzione di questo strano costrutto sociale che è la famiglia, per mostrarcene la natura permeabile, flessibile e plastica.

 

«Ho avuto tre madri e non ne ricordo nemmeno una». Macondo, quindici anni, quoziente intellettivo da capogiro, lettore vorace, una passione inconfessata per Bea, vuole scoprire che cosa c’è davvero nel suo passato. La sua indagine lo porterà a capire che nel suo nome c’è ben più del senso di solitudine ispirato dal paese di Gabriel García Márquez, c’è tutta la sua storia. La sua ricerca d’identità diventa allora un cammino che apre le porte della consapevolezza: la famiglia può assumere le forme più diverse, diventare uno spazio immenso per chi ama.

 

E se un padre non amasse il proprio figlio? E se una donna diventata madre, si perdesse completamente nel passaggio da donna a mamma? La notte del bene ruota attorno a queste domande, esplorando l’abisso che può spalancarsi tra un uomo e una donna posti davanti a una genitorialità imprevista. Attorno a quest’universo di coppia, un mare di storie da ogni dove, fra passato, presente, architettura, schiavitù, razzismo e verità nascoste.

 

cover La mediazione familiare

La mediazione familiare è una nuova opportunità offerta a chi sta affrontando l’esperienza della separazione e del divorzio e si propone di sollecitare il mantenimento delle competenze decisionali e relazionali dei protagonisti della vicenda. Il mediatore familiare, operatore in possesso di una formazione specifica, su libera richiesta delle parti e in una posizione di affiancamento, ma al tempo stesso di autonomia, rispetto all’ambito giudiziario, si adopera affinché i partner elaborino in prima persona un programma di separazione soddisfacente per sé e per i figli.

 

Che cos’è che ci rende intelligenti? Che cosa può rendere intelligenti i bambini? Perché alcuni lo sono più di altri? E perché certi bambini che sembrano non esserlo, in realtà lo sono? Sappiamo che la forza dell’intelligenza non scaturisce da un unico principio perfetto, ma dalla nostra vasta e differenziata diversità Sappiamo che lo sviluppo cerebrale dei bambini ha un bisogno esclusivo, totale, delle cure affettuose e continue dei genitori. Sappiamo che un ambiente pedagogico adatto può guidare un bambino ad apprendere processi grandi e complicati a partire da processi più piccoli, così come sappiamo che il cervello di un neonato non è pronto a sopravvivere nel mondo senza un adeguato, costante insegnamento – il che, in altri termini, significa che ai nostri bambini dobbiamo insegnare tutto.