Bollati Boringhieri, addio a Renzo Guidieri

“Il Gruppo editoriale Mauri Spagnol e la casa editrice Bollati Boringhieri annunciano con profonda tristezza la scomparsa di Renzo Guidieri (nella foto di Leonardo Cendamo, ndr), Amministratore delegato del marchio torinese del «celum stellatum», nonché Direttore editoriale fino a pochi mesi fa, quando la carica è stata assunta da Michele Luzzatto. Con lui viene a mancare un uomo insostituibile, un protagonista del mondo editoriale italiano, amato e apprezzato da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di lavorare al suo fianco nei quasi cinquant’anni della sua lunga e proficua carriera tra i libri”.

Stefano Mauri, Presidente di GeMS e di Bollati Boringhieri, nel darne notizia ieri ha rimarcato: “Abbiamo combattuto assieme tante battaglie, salvato aziende, posti di lavoro e libri. È stato sempre, fino all’ultimo, il soldato che tutti abbiamo imparato a conoscere e apprezzare. Uno sul quale si poteva mettere la mano sul fuoco”.

Nato a Torino nel 1943, Guidieri entra in UTET nel 1969, dove collabora alla redazione delle Grandi Opere. Conosciuto anche come raffinato traduttore, a lui si devono, tra l’altro, le edizioni italiane di Frammenti di un discorso amoroso e La camera chiara di Roland Barthes e di Mal visto mal detto di Samuel Beckett.

Dal 1987 – alla fondazione della casa editrice – entra in TEA e ne diviene Direttore editoriale sotto la guida di Mario Spagnol. Amministratore delegato di Vallardi dal 1997 al 2000, diviene Direttore editoriale e Amministratore delegato di UTET Libreria dal 1998 al 2002. Dal 2000 è anche Amministratore delegato di Petrini. Nel 2003 viene chiamato da Stefano Mauri in Garzanti, dove ricopre la carica di Direttore generale fino al 2010 e contribuisce al risanamento e al rilancio della casa editrice. Nell’ottobre 2010 diviene Amministratore delegato e Direttore editoriale di Bollati Boringhieri, dove porta tutto il valore della sua esperienza e della sua determinazione. “A lui si deve il deciso rilancio dello storico marchio torinese, con il raggiungimento dell’equilibrio economico nel rispetto della consolidata tradizione culturale dell’editore. Un risultato, questo, raggiunto grazie al suo rigore e alla sua profonda sensibilità culturale, qualità rare che ha saputo trasmettere con forza a tutti i lavoratori della casa editrice. Renzo Guidieri ha combattuto con forza e coraggio fino all’ultimo un male che alla fine lo ha stroncato”. Lascia la moglie Tzipi e la figlia Maya, alle quali va l’abbraccio sincero di tutti i suoi collaboratori.

Fonte: www.illibraio.it