Dark Academia: origini, caratteristiche e libri da non perdere

di Eva Luna Mascolino | 03.07.2024

Quello della Dark Academia è un filone editoriale sempre più diffuso fra la Generazione Z (anche grazie a TikTok e agli aesthetic social), che prende spunto da una sottocultura basata sull'amore per il classicismo e per le atmosfere gotiche, con un tocco di mistero e di malinconia - L'approfondimento sui libri cult da (ri)scoprire, sull'ispirazione ai grandi classici della letteratura e sulle uscite più recenti da non perdere...


Cosa si intende per Dark Academia?

Amore per lo studio e per la cultura classica, per le arti e per l’introspezione: è così che potremmo riassumere i tratti della cosiddetta Dark Academia, una vera e propria sottocultura ispirata al mondo accademico dell’Ottocento, alle atmosfere gotiche e a un certo fascino per il mistero.

Diventata ormai un aesthetic dei social media, con tanto di playlist musicali e di capi di abbigliamento che si rifanno agli anni Trenta e Quaranta del Novecento, questa tendenza per gli amanti delle vibes autunnali punta a romanticizzare la bellezza e la poesia, scandagliando al tempo stesso gli aspetti più arcani della conoscenza e dell’animo umano.

Uno modo di pensare che si è trasformato in un autentico stile di vita, e che già da alcuni decenni si riflette in maniera sempre più sistematica anche nel settore editoriale

Caratteristiche dei libri Dark Academia, protagonisti su #Booktok

Quello dei libri Dark Academia, infatti, è un filone sempre più definito e sfaccettato, che a sua volta si distingue per i riferimenti al mondo grecolatino e per le sue ambientazioni cupe, dal gusto British e un po’ decadente.

I protagonisti di queste storie appartengono per lo più a una classe agiata e frequentano una qualche affascinante scuola elitaria, fra le cui mura – presto o tardi – si ritrovano però invischiati in situazioni oscure: ecco il motivo per cui la Dark Academia viene spesso considerata un sottogenere del fantasy, nel quale può capitare di trovarsi di fronte a elementi immaginari come luoghi magici, strane creature e personaggi con poteri fuori dal comune.

La verità, però, è che questa sarebbe una definizione riduttiva e un po’ imprecisa dei libri Dark Academia, che invece presentano anche sfumature gotiche e mistery, come già accennato, le quali a loro volta possono sfociare nel thriller, nell’avventura o comunque in storie ad alta tensione.

Frequenti sono poi i risvolti sociali e politici delle tematiche affrontate, come pure le sottotrame romance che coinvolgono i protagonisti, senza dimenticare che in sempre più casi si tratta di libri Young Adult, e pertanto molto apprezzati specialmente dalla Generazione Z (anche grazie al ruolo di TikTok).

Da Donna Tartt al #BookTok

Copertina del libro Dio di illusioni di Donna Tartt, capostipite del filone Dark Academia

Ma facciamo un passo indietro: era il 1992 quando veniva pubblicato per la prima volta Dio di illusioni (BUR, traduzione di Idolina Landolfi), romanzo d’esordio dell’autrice americana Donna Tartt (poi vincitrice del Premio Pulitzer 2014 per Il cardellino), e che tradizionalmente viene ritenuto il capostipite del genere Dark Academia.

Nutrendosi di reference tratte da film quali L’attimo fuggente (diretto da Peter Weir nel 1989) o da saghe nello stile di Harry Potter (J.K. Rowling, Salani, traduzione di Marina Astrologo), come pure dalla sensibilità di scrittori quali Edgar Allan Poe, Fëdor M. Dostoevskij, Oscar Wilde ed Edward Morgan Foster, la Dark Academia è diventata via via più popolare a partire soprattutto dal 2020.

La ragione è senza dubbio da rintracciare nella chiusura delle scuole che ha fatto seguito alla pandemia da Covid-19 (durante cui proiettarsi mentalmente in una dimensione collegiale è tornato di moda fra gli adolescenti), ma anche nell’ascesa di #BookTok, l’hashtag da oltre 30 milioni di visualizzazioni che ha portato alla ribalta diversi microgeneri, grazie ai consigli spassionati di migliaia di utenti.

È così che sono diventati dei casi editoriali titoli come The Atlas Six (Sperling & Kupfer, traduzione di Roberta Verde) di Olivie Blake, La nona casa (Mondadori, traduzione di Roberta Verde) di Leigh Bardugo e Scholomance. Lezioni pericolose (Mondadori, traduzione di Simona Brogli) di Naomi Novik.

Tutti testi che appartengono al filone fantasy, come, ad esempio, anche Evil (Newton Compton, traduzione di Natalia Amatulli e Carla Decaro) di V.E. Schwab, Il re mago (Rizzoli, traduzione di Riccardo Valla) di Lev Grossman, Il mare senza stelle (Fazi, traduzione di Donatella Rizzati) di Erin Morgenstern, Oscuri talenti (Bompiani, traduzione di Piernicola D’Ortona e Maristella Notaristefano) di J.M. Miro Raven Boys (Rizzoli, traduzione di Marco Locatelli) di Maggie Stiefvater.

Fra i testi più legati a indagini e omicidi rientrano, invece, tra gli altri, Oligarchia (Newton Compton, traduzione di Beatrice Messineo) di Scarlett Thomas, If we were villains. Non è colpa della luna (Frassinelli, traduzione di Elena Orlandi) di M. L. Rio, Il collegio (Einaudi, traduzione di Alfredo Colitto) di Tana French e Bunny (Fandango, traduzione di Chiara Bovelli) di Mona Awad, che va nella direzione dell’humor nero e dell’horror.

Mentre a virare più verso la storia di formazione, spesso a tinte violente, sono, per citare solo alcuni titoli, Le vergini (Einaudi, traduzione di Seba Pezzani) di Alex Michaelides, Il caso Bellwether (Ponte alle Grazie, traduzione di Maurizio Bartocci e Valerio Palmieri) di Benjamin WoodPace separata (Rizzoli, traduzione di E. Pelitti) di John KnowlesCatherine House (Mondadori, traduzione di Silvia Rosa) di Elisabeth Thomas e la saga a dieci mani di Red Oak Manor (Magazzini Salani), che pur appartenendo più al genere del dark romance contiene a sua volta degli elementi affini alla Dark Academia.

Nuovi libri Dark Academia da non perdere

Oltre ai testi già citati in questo excursus introduttivo, ce ne sono tanti altri che negli ultimi tempi hanno ottenuto un buon riscontro di pubblico a livello internazionale, amplificato ancora una volta da bookblogger e social network.

Di seguito, ecco quindi una selezione – che non pretende di essere esaustiva e i cui titoli non sono posti in ordine di importanza – di alcuni dei più recenti libri Dark Academia da non perdere…

Ho qualche domanda da farti

Copertina del libro Ho qualche domanda da farti di Rebecca Makkai, uno dei romanzi dark academia arrivati di recente in libreria

Cominciamo da Ho qualche domanda da farti (Bollati Boringhieri, traduzione di Marco Dionigi Drago) di Rebecca Makkai, un libro Dark Academia in cui Bodie Kane ripensa all’omicidio della sua compagna di stanza avvenuto anni prima alla Granby School, nel New Hampshire: invitata a tenere un corso nella scuola in qualità di docente, Bodie capisce che forse la polizia aveva all’epoca sottovalutato altri possibili sospetti, mentre lei è a conoscenza di alcuni dettagli che avrebbero potuto aiutare a risolvere il caso

Draw Down the Moon. L’Accademia della Luna

Copertina del libro Draw down the moon. L'Accademia della Luna

Ne L’Accademia della Luna (Nord, traduzione di Veronica Sibilla Ghiorzi) di P. C. Cast e Kristin Cast, conosciamo invece Wren Nightingale, che quando diventa maggiorenne si rende conto di essere una Lunare dotata di poteri magici. Può così frequentare l’Accademia della Luna con il migliore amico Lee, che ha un debole inconfessato per lei. Le Prove di addestramento, però, si rivelano più pericolose del previsto, motivo per cui Wren inizia a indagare da sola per vederci più chiaro, anche se così metterà a repentaglio la propria vita…

La trilogia della Dunbridge Academy

Le cover della trilogia Dark Academia intitolata Dunbridge Academy di Sarah Sprinz

Ambientata alla Dunbridge Academy è invece la trilogia Dark Academia di Sarah Sprinz, composta dai volumi Anywhere. Ovunuqe tu sia, Anyone. Chiunque tu sia Anytime. Quando tu vorrai (tre60, traduzioni di Maria Carla Dallavalle, Emanuela Cervini e Monica Manzella). Tre storie apparentemente scollegate fra di loro, ma che ci trascinano in un mondo pieno di legami: fra passeggiate notturne, amori turbolenti e inaspettati incidenti, il filo conduttore si rivelerà proprio la vita alla Dunbridge, con tutti i suoi incontri fatali.

Babel. Una storia arcana

Copertina del libro Dark Academia intitolato Babel. Una storia arcana di R. F. Kuang
E proseguiamo con Babel. Una storia arcana (Mondadori, traduzione di Giovanna Scocchera) di R.F. Kuang, che si apre nel 1836 a Oxford, il centro di tutta la conoscenza e l’innovazione . Al suo cuore c’è Babel, il prestigioso Royal Institute of Translation dell’Università, la torre da cui sgorga tutto il potere dell’impero. Rimasto orfano a Canton e portato in Inghilterra da un misterioso tutore, Robin Swift credeva che Babel fosse un paradiso. Fino a che non si rende conto che invece è diventata una prigione

Teoria e pratica di ogni cosa

Copertina del libro Dark Academia intitolato Teoria e pratica di ogni cosa di Marisha Pessl

Teoria e pratica di ogni cosa (Bompiani, traduzione di Carlo Prosperi) di Marisha Pessl, dal canto suo, è un testo Dark Academia strutturato come un saggio e ricco di citazioni e riferimenti letterari e scientifici, ma che al tempo stesso si configura come un thriller e un romanzo di formazione: la protagonista è la giovane Blue Van Meer, che dopo la morte della madre si sposta negli USA come una nomade, finché non entra in un circolo esclusivo di ragazzi tanto geniali quanto sregolati, grazie ai quali accederà a delle scioccanti rivelazioni.

House of Night. La Casa della Notte

Copertina del libro Dark Academia intitolato House of Night e scritto da P. C. e Kristin Cast

House of Night. La Casa della Notte (TEA, traduzione di Elisa Clelia Villa), scritto da P. C. Cast e Kristin Cast, è il primo volume di una serie Dark Academia che vede Zoey ricevere il Marchio a sedici anni e lasciare la sua famiglia per raggiungere la Casa della Notte, la scuola superiore per vampiri più famosa d’America. Presto, però, scoprirà che il suo Marchio non è come quello degli altri e che le conferisce poteri straordinari. Una diversità che rischia di pagare con la vita, perché a quel punto le forze del Male vogliono proprio lei…

Uno di noi sta mentendo

Copertina del libro Uno di noi sta mentendo di Karen M. McManus
In Uno di noi sta mentendo (Mondadori, traduzione di Roberta Verde) di Karen M. McManus, da cui è stato tratto l’omonimo adattamento Netflix, cinque studenti trascorrono un’ora di punizione nella stessa aula: Bronwyn, Nate, Cooper, Addy e infine Simon, l’emarginato. Da quell’aula, però, solo in quattro usciranno vivi, perché all’improvviso Simon crolla a terra e muore. E il mondo dei suoi compagni inizia a vacillare quando la polizia scopre che proprio loro sono i protagonisti di un ultimo post mai pubblicato di Simon.

Come uccidere il tuo capo

Copertina del libro Come uccidere il tuo capo di Rupert Holmes

Andiamo avanti con Come uccidere il tuo capo (Einaudi, traduzione di Agata Palmondi) di Rupert Holmes, un’opera Dark Academia che ci presenta l’Accademia McMasters, esclusivo e segretissimo istituto dedicato alla pratica delle arti omicide. Per essere ammesso, uno studente deve avere una ragione etica per uccidere qualcuno che lo meriti davvero. Una volta accettato riceverà un’educazione da assassino, fino a discutere una tesi che consiste nell’uccidere una persona la cui morte renderà il mondo migliore – e naturalmente farla franca.

La vita invisibile di Addie LaRue

Copertina del libro La vita invisibile di Addie LaRue di V. E. Schwab

La vita invisibile di Addie LaRue (Mondadori, traduzione di Marina Calvaresi) di V. E. Schwab è ambientato nel 1714, quando Adeline LaRue incontra uno sconosciuto e commette un terribile errore: sceglie l’immortalità senza rendersi conto che si sta condannando alla solitudine eterna. Tre secoli di storia, storie, amore, arte, guerra e dolore. Tre secoli in cui la protagonista deve scegliere, anno dopo anno, se tenersi stretta la propria anima. Fino a quando, in una piccola libreria, Addie non trova finalmente qualcuno che ricorda il suo nome

Jonathan Strange & il signor Norrell

Copertina del libro Jonathan Strange & il Signor Norrell di Susanna Clarke

Veniamo ora a Jonathan Strange & il signor Norrell di Susanna Clarke (Fazi, traduzione di Paola Merla), un romanzo Dark Academia arrivato in Italia nel 2021, ma che solo nell’ultimo anno ha davvero spopolato: la storia è quella del timido ed erudito signor Norrell, che all’inizio dell’Ottocento rivela all’alta società di Londra le sue abilità di mago, prendendo come discepolo il giovane e audace Jonathan Strange. Almeno finché quest’ultimo non metterà in discussione le sue teorie e non inizierà un’accesa e pericolosa battaglia contro di lui.

The Diviners

Copertina del libro The Diviners di Libba Bray

E concludiamo con The Diviners (Mondadori, traduzione di Donatella Rizzati) di Libba Bray, già autrice di un libro Dark Academia intitolato Una grande e terribile bellezza (Elliot, traduzione di A. Petrelli). Il volume segna l’inizio di una saga ambientata negli Stati Uniti durante i Ruggenti Anni Venti: la giovane Evie, che vive con lo zio e con la sua malsana ossessione per l’occulto, capisce infatti che con i propri poteri soprannaturali potrebbe contribuire a trovare un assassino, anche se così facendo risveglierà una temibile forza oscura.

Fonte: www.illibraio.it