Nel romanzo “Magnifici perdenti” le due vite di Sol si intrecciano: da una parte il lavoro, che pochi riescono a comprendere (gregario in una squadra di ciclismo), dall’altra la vita normale, con l’ambiziosa moglie Liz e il figlio Barry
Magnifici perdenti (Bollati Boringhieri, traduzione di Daniela Guglielmino) è il romanzo esordio di Joe Mungo Reed, autore inglese che vive a Edimburgo.
Il protagonista, Sol, fa entrare il lettore nella propria vita, non solo in quella privata (della quale fanno parte Liz, la moglie, e Barry, il loro figlio), ma anche in quella “lavorativa”.
Sol è un ciclista, anche se è riduttivo dire che per lui il ciclismo sia solo un lavoro. Il ciclismo fa parte della sua vita, anzi è la sua vita, senza di esso non riuscirebbe ad andare avanti.
Fa parte di una squadra, però non è lui l’uomo di punta. Sol è un gregario. All’interno del team lui è uno di quei ciclisti che facilita le cose al campione, a colui che è deciso debba vincere, o provare a farlo (nel caso di Sol, il suo campione è Fabrice).
Conduce una vita tranquilla, impegnato tra il ciclismo e la sua famiglia, che ama profondamente e che appoggia le sue ambizioni ciclistiche con slancio.
Le difficoltà e le divergenze cominciano quando il cinico Rafael (l’allenatore della squadra di cui Sol fa parte) invita a mezza voce lui e gli altri corridori e ricorrere a qualche trucchetto di “innocuo” doping. Sol vorrebbe rifiutare, ma Liz, sempre pronta ad agire con entusiasmo e dedizione, decide che la proposta va accettata. Non solo, si offre come “corriere” dietro lauto compenso, seguendo la corsa in automobile e trasportando le sostanze vietate, coperta dalla presenza del piccolissimo Barry.
All’interno del romanzo le due vite di Sol si intrecciano: le tappe del Tour, il cameratismo con i compagni di squadra, un allenatore che esercita il controllo su tutto (o quasi tutto); dall’altra parte, invece, la vita di tutti i giorni, i flashback che mostrano come ha incontrato Liz, come hanno deciso di sposarsi e di far crescere la famiglia.
In questo modo il lettore fa la conoscenza di Liz, praticamente unica presenza femminile di questo romanzo. Una donna forte, ambiziosa che, nonostante sia diventata mamma, non rinuncia alla sua carriera e alle sue ambizioni. È una scienziata, una genetista, e fa parte anche lei di una squadra (anche se di scienziati e non di ciclisti). Imparando a conoscerla si intuisce che è ambiziosa tanto quanto il marito, forse di più, e che anche lei è una specie di “gregario” (non sarà mai una scienziata il cui nome comparirà sul giornale, ma le sue doti rendono il suo team più forte).
Tuttavia, nonostante i due protagonisti si possano indubbiamente descrivere come “ambiziosi”, l’autore spiega quanto sia difficile, in realtà, per persone con un carattere come il loro, essere dei gregari: “Sol deve abbandonare le sue stesse ambizioni, a favore di quelle altrui, e la lotta e lo scontro che si trova a dover combattere sono l’essenza stessa dell’essere un gregario, oltre al fatto che le persone comuni non si rendono conto di ciò che significa fare il suo lavoro: non vince e quindi lo giudicano per questo”.
Quando poi gli viene chiesto perché allora ha scelto di raccontare la storia di un gregario, e non quella di un campione, la sua risposta svela anche un’altra sfaccettatura del carattere dei personaggi: “I gregari sono interessanti. Tutti possono comprendere perché i campioni fanno ciò che fanno (per avere gratificazioni, per la vittoria). Ma è ben più difficile capire che i gregari fanno lo stesso tipo di lavoro, con la stessa fatica, ma per essere premiati meno”.
Joe Mungo Reed riesce a far toccare fra loro i due aspetti della vita di Sol, lasciando che i punti in comune si sfiorino, come lui stesso ha sottolineato: “Tutto sembra più facile di quanto non sia, questo è l’aspetto condiviso dalla vita e dallo sport professionale, in più, se si è ambiziosi e si ottengono buoni risultati in un aspetto della tua vita, pensi di poter fare tutto benissimo” e, di conseguenza, che i guai non possano toccarti, cosa che molto probabilmente passa per la mente di Liz quando si offre come corriere.
Fonte: www.illibraio.it