Per la prima volta sono qui raccolte – riscontrate sui manoscritti originali – le note stese da Tocqueville nel corso di tutti i suoi viaggi. Quello famoso compiuto con l'amico Gustave de Beaumont nel 1831-32 negli Stati Uniti per indagare sul locale sistema penitenziario che, trasformatosi in una vera e propria inchiesta sulla società americana, fornirà gli elementi di conoscenza diretta che stanno alla base di La democrazia in America; ma anche un giovanile viaggio in Sicilia, i viaggi in Inghilterra e in Irlanda del 1833 e del 1835, il viaggio in Svizzera del 1836 e i viaggi in Algeria del 1841 e del 1846. Tutti legati, tranne quello in Sicilia, alla sua attività di magistrato e di uomo politico, intrapresi dunque con finalità in senso lato di governo, questi viaggi costituiscono come il laboratorio di quello che è probabilmente il più profondo pensiero sulle società occidentali (e non solo) nella fase seguita alla rivoluzione francese e alla prima rivoluzione industriale. Dai taccuini su cui Tocqueville andava annotando quasi giorno per giorno con scrupolo di concretezza e grande ricchezza di particolari cose viste, parole udite, domande e risposte di vere e proprie interviste, emerge tutta la ricchezza di un mondo – quello della transizione alla modernità – al quale Tocqueville dedicherà le grandi opere cui è legata la sua fama, qui anticipate in spunti di riflessione e sempre nuovi interrogativi sorti a contatto con la realtà.