Il lettore è invitato a riflettere anche sulla dimensione non discorsiva della psicoanalisi, su quei momenti e quei pazienti che rifiutano le parole e rimangono ancorati ai gesti o alle cose. Nella riflessione sul sogno in analisi e sul sogno dell’analisi, analogamente, si esalta soprattutto il valore della simbolizzazione; l’elusività e la vivacità dell’esperienza onirica restano intatte, mentre si evidenziano i limiti di un’attività interpretativa che decodifica le immagini, annullandone la complessa vitalità. Insomma, come scrive Stefano Bolognini nella sua presentazione, un «testo a più voci, che porterà il lettore in un mondo molto speciale, degno di essere conosciuto».
Sognare l’analisi
Sviluppi clinici del pensiero di Wilfred R. Bion
Con questo volume, pensato da Antonino Ferro, uno degli studiosi internazionalmente più noti di Wilfred R. Bion, nonché autore di numerosi volumi tradotti in varie lingue, si offre al lettore un’ampia panoramica sulle più recenti applicazioni cliniche degli strumenti elaborati dalla psicoanalisi di matrice bioniana. L’attenzione si concentra sulle dinamiche del campo relazionale in cui è immersa la diade terapeuta-paziente. Vengono introdotti nuovi concetti, utili a espandere la comprensione del processo terapeutico: i «contenuti killer», che possono danneggiare le capacità contenitive e trasformative della coppia analitica, la nozione di «sostenibilità» del trattamento, che considera il limite dello sviluppo psichico del lavoro clinico, e le «superfici psichiche», come aree di interfaccia inter-soggettive e intrasoggettive.
Il lettore è invitato a riflettere anche sulla dimensione non discorsiva della psicoanalisi, su quei momenti e quei pazienti che rifiutano le parole e rimangono ancorati ai gesti o alle cose. Nella riflessione sul sogno in analisi e sul sogno dell’analisi, analogamente, si esalta soprattutto il valore della simbolizzazione; l’elusività e la vivacità dell’esperienza onirica restano intatte, mentre si evidenziano i limiti di un’attività interpretativa che decodifica le immagini, annullandone la complessa vitalità. Insomma, come scrive Stefano Bolognini nella sua presentazione, un «testo a più voci, che porterà il lettore in un mondo molto speciale, degno di essere conosciuto».
Il lettore è invitato a riflettere anche sulla dimensione non discorsiva della psicoanalisi, su quei momenti e quei pazienti che rifiutano le parole e rimangono ancorati ai gesti o alle cose. Nella riflessione sul sogno in analisi e sul sogno dell’analisi, analogamente, si esalta soprattutto il valore della simbolizzazione; l’elusività e la vivacità dell’esperienza onirica restano intatte, mentre si evidenziano i limiti di un’attività interpretativa che decodifica le immagini, annullandone la complessa vitalità. Insomma, come scrive Stefano Bolognini nella sua presentazione, un «testo a più voci, che porterà il lettore in un mondo molto speciale, degno di essere conosciuto».