Tra filosofia e biologia, tra illuminismo e romanticismo, la frenologia è stata definita una «falsa scienza». Ma da alcuni decenni l'opera di Gall viene riletta e considerata un momento particolarmente vitale, dal punto di vista teorico, per il passaggio a una nuova concezione dell'organismo, che consentirà la nascita dei nuovi ambiti disciplinari della biologia, della psicologia e poi dell'etologia.
Oltre ai saggi di Guido Cimino e di Carmela Morabito, il libro presenta una serie di scritti - dal 1915 a oggi - che discutono le fortune della frenologia nell'ambiente scientifico e culturale soprattutto francese, i suoi sviluppi e le sue influenze sul pensiero positivistico. Un'analisi storica mostra come le idee di Gall siano ancora oggi ricche di suggestioni, che rendono possibili significativi accostamenti e parallelismi con una fisiologia del cervello fon-data sulla cibernetica, con la teoria dei biotipi, la psicologia delle differenze individuali, la psicoanalisi.