E' vero che, quando la disputa raggiunge il suo culmine con la pubblicazione nel 1713 del Commercium epistolicum, i fatti che essa concerne si sono svolti più di mezzo secolo prima, ma una tale disparità di vedute circa l’oggetto stesso
del contendere non si puo spiegare solo con l’affievolirsi della memoria, ma deve avere radici piu profonde, nella percezione stessa di quale sia l’essenza del calcolo – come allora si chiamava senza aggettivi – e del ruolo relativo dei due
scienziati nella sua scoperta. In effetti, senza una profonda divergenza di punti di vista sull’oggetto stesso del calcolo, non sarebbe possibile rendere ragione dell’esplodere della controversia se non ricorrendo a gelosie personali e a rivendicazioni di priorità; gelosie e rivendicazioni che certamente ci furono,
ma che da sole non possono spiegare l’assoluta mancanza di comunicazione tra due scienziati famosi, che fino a pochi anni prima non avevano mancato di scambiarsi riconoscimenti e complimenti.