Psicoanalisi multifamiliare
Gli altri in noi e la scoperta di noi stessi
La cura della psicosi si fonda, per l’autore, sulla possibilità di effettuare esperienze terapeutiche simultanee in contesti diversi. Il gruppo multifamiliare, formato da più famiglie ciascuna con un componente psicotico, permette di costruire un quadro complessivo di riferimento per la concettualizzazione della malattia mentale e della sua cura, e di superare il falso dilemma fra interventi sul passato (psicoanalitici) e interventi sul presente (sistemici o cognitivo-comportamentali). Questo metodo promuove la costruzione di uno scenario inedito, all’interno del quale i vari nuclei familiari patologici, compresi i pazienti, hanno la possibilità di mettere a confronto le proprie esperienze, fino a quel momento considerate indicibili, e di riattivare in diretta, davanti a un grande gruppo e con il suo aiuto, i nuclei fondamentali dell’interazione patologica e patogena che hanno determinato, nel tempo, lo sviluppo del disagio.Si rende in tal modo possibile un processo di modificazione sostanziale del clima vissuto all’interno dei nuclei familiari patologici, di cui beneficiano anzitutto i pazienti, che possono uscire dal ruolo di pazienti incurabili, ma anche i familiari, che possono riconoscersi come parte in causa, per rievocare e comprendere quanto è accaduto in passato senza per questo sentirsi attribuire colpe, e per ragionare insieme su quale possa essere il migliore contributo da offrire oggi per sviluppare il processo di cura.