Seguito ideale del suo ormai classico Nome e necessità, qui Kripke affronta importanti problemi della riflessione filosofica contemporanea: la semantica dei nomi privi di riferimento, l’analisi degli enunciati esistenziali negativi e l’ontologia dei personaggi fittizi e mitologici.
Arricchiscono il volume l’articolo Nomi vuoti ed entità fittizie e un dibattito a più voci tra Saul Kripke, Michael Dummett, Gilbert Harman, Willard Van Orman Quine, David Lewis e Barbara Partee.
Con le sue argomentazioni accurate e sistematiche, in felice armonia con uno stile colloquiale nel tono e arricchito da formulazioni abbaglianti e immediate, Kripke approfondisce ed espande la sua teoria dei nomi propri, mostrandone in poche pagine tutta la rivoluzionaria potenza.
Riferimento ed esistenza è, di nuovo, una di quelle opere con cui ogni cultore di studi filosofici è chiamato a misurarsi.
