L’ebraismo è da sempre una tradizione plurale che non dà quasi nulla per scontato; non si china neppure alla divinità: semmai la sfida e la interroga.
Ci sono mille modi di essere ebreo, mille sfumature, tanto che una definizione di «ebreo» è sempre risultata elusiva e parziale.
Włodek Goldkorn costruisce in queste pagine un saggio denso, toccante, poetico e lacerante che riguarda tutti. Parla di Shoah e di Israele, di vittime e carnefici, di antisemitismi e di complottismi, e lo fa con voce potente, scavando nei nodi insoluti della contemporaneità.
