Alla fine di questo mese pubblicheremo un libro importante, scritto da Naomi Oreskes, docente di Storia della scienza e Scienze della Terra presso l’Università di Harvard.Il libro si pone come obiettivo una solida e avvincente difesa della scienza, mostrando in che modo il carattere sociale della conoscenza scientifica sia la sua forza più grande e […]
Alla fine di questo mese pubblicheremo un libro importante, scritto da Naomi Oreskes, docente di Storia della scienza e Scienze della Terra presso l’Università di Harvard.
Il libro si pone come obiettivo una solida e avvincente difesa della scienza, mostrando in che modo il carattere sociale della conoscenza scientifica sia la sua forza più grande e la ragione migliore per darle fiducia.
Un obiettivo quanto mai attuale nel mondo in cui viviamo, in un’epoca in cui persiste la diffidenza verso i vaccini o il cambiamento climatico.
Ce lo presenta Michele Luzzatto, Direttore editoriale della nostra casa editrice.
Naomi Oreskes, Perché fidarsi della scienza
di Michele Luzzatto
Il mestiere di editor consiste, in parte, nel leggere decine e decine di libri che vengono proposti in pubblicazione da molti soggetti differenti. Bisogna ottimizzare il tempo, inutile negarlo, per cui avviene spesso che la prima pagina di un libro già metta in cattiva luce il progetto nel suo complesso.
Può essere sciatta, scritta male, o non si capisce il punto a cui vorrebbe tendere, gira intorno alle questioni, arzigogola baroccamente indugiando su frasi a effetto, esteticamente super-pensate ma prive di efficacia.
Insomma, il libro in certi casi parte male, e allora si dà un’occhiata a campione al resto, ma il suo destino, diciamolo, è ormai segnato.
Oppure può succedere che ci si trovi in pieno lockdown, costretti a casa dal covid-19 che ha quasi rotto la vita sociale del Paese e in questo scenario, dove ancora ci giungono notizie di una diffusa sfiducia nei confronti della scienza, capita di imbattersi in un libro che cambia la giornata.
Il PDF appena ricevuto nell’email è a firma di una persona nota, un’importante storica della scienza di cui si conosce già il valore, per cui promette bene. E il libro inizia così:
Molti faticano a orientarsi di fronte ai possibili rischi delle vaccinazioni. Gli immunologi ci dicono che i vaccini in genere sono sicuri per la maggior parte delle persone, che hanno protetto milioni di individui da malattie mortali e deturpanti e che non sono causa di autismo. E noi come facciamo a sapere che non si sbagliano? Ognuna delle precedenti affermazioni viene contestata sulla stampa popolare e su internet, talvolta da soggetti che si definiscono a loro volta scienziati. Come venire a capo di dichiarazioni tanto contrastanti?
Insomma, il libro in certi altri casi parte davvero bene e allora si legge avidamente e in breve tempo tutto il manoscritto, e il suo destino, diciamolo, è già deciso: va assolutamente pubblicato.
Vi aspettiamo in libreria il 28 gennaio.